6 October 2013

Elezioni: il prossimo tormentone

L’estate sta finendo …”. Sono trascorsi quasi trent’anni da quando i RIGHEIRA lanciarono questo tormentone di successo. Un leitmotiv che, all’epoca, sanciva con profonda amarezza, da un lato, la fine di una stagione estiva trascorsa all’insegna del divertimento, pur in mancanza di notti bianche, e, dall’altro, l’avvicinarsi inesorabile del periodo più tetro dell’anno. E in un paese a forte vocazione turistica, la fine dell’estate era spesso accompagnata da un velo di tristezza. La Città si ritrovava, come per magia, svuotata di quel via vai quotidiano formato da persone che, più o meno educatamente e rispettose degli usi e costumi incontrati, abbandonavano il luogo di vacanza per rientrare all’ovile e ricominciare a vivere nella routine la propria vita, facendo progetti sul prossimo periodo di ferie. Oggi quello spirito ha subito profonde e radicali modifiche e coloro che abitano nelle località turistiche spesso tirano un sospiro di sollievo all’avvicinarsi dell’autunno. Il turista è visto come un elemento di disturbo e non più come una fonte di ricchezza. Ciò perché laddove mette piede il gitante si creano dei problemi che devono essere sempre risolti a spese dei residenti. Mentre in passato il turista stimolava gli operatori del settore ad offrire servizi sempre migliori, invitandolo a soggiornare con iniziative di intrattenimento, oggi quegli stessi addetti ai lavori pretendono di vivere (o sopravvivere) di rendita, demandando all’Amministrazione Pubblica l’onere di organizzare eventi di attrazione a vantaggio di pochi ed a spese di molti, senza alcun ritorno positivo in termini di servizi offerti alla collettività. L’andazzo generale, pubblico e privato, è orientato al progressivo declino. L’intera società si sta dirigendo a passi lunghi e ben distesi verso un circolo vizioso, inconsapevole e fiduciosa che il tragitto da percorrere per toccare il fondo sia ancora notevole. Le promesse della classe politica emergono con inaudita vitalità quando si sta per avvicinare una competizione elettorale, prospettando cambi di rotta con politiche illusionistiche che non fanno altro che appesantire il piede che preme sull’acceleratore del degrado. Se è vero che non esiste un limite al peggio, corrisponde ad altrettanta verità che è abbastanza facile ragionare in termini alternativi. Occorre smetterla definitivamente di predicare il verbo che fa leva sul miraggio di vedere una luce in fondo al tunnel, per rendersi conto che quel chiarore è il realtà un fuoco che sta lentamente e costantemente bruciando ogni velleità di costruire un benessere diffuso. Questo sarà il destino collettivo se non si vorrà modificare quella filosofia di pensiero che, in tutti questi anni, ha sempre consegnato le chiavi del Paese nelle mani sbagliate. Questo sarà il futuro comune se ci si accontenterà di politiche pubbliche adottate con miopia strategica. Questo è ciò che accadrà se si vorrà continuare a considerare la lungimiranza come attenzione ad occupare il centro del potere più a lungo possibile e non come capacità di vedere al di là del proprio naso (o interesse personale). Se si avrà l’accortezza di cambiare strada, allora le decisioni seguiranno a ruota. I problemi si potranno risolvere, così come potranno essere generate le risorse per un futuro diverso, migliore di quello imperniato su promesse mai mantenute. In alternativa, si potrà continuare ottusamente a pensarla allo stesso modo, riponendo la personale fiducia in coloro che fino ad oggi hanno rappresentato i Cittadini, con risultati più che evidenti. L’importante è sempre essere consapevoli delle proprie scelte, senza poi lamentarsi se il tormentone dance della prossima stagione estiva sia un revival di quello lanciato dagli ART OF LOVE qualche anno fa: “Lo sento dentro”.
AutoreEmanuele COSTA
Pubblicato suwww.tigulliana.org (nella Rubrica "Diritto di Parola") del 05 ottobre 2013 con il titolo «Elezioni: il prossimo tormentone»

1 comment:

  1. Elezioni: il prossimo tormentone
    di Emanuele Costa -

    “L’estate sta finendo …”. Sono trascorsi quasi trent’anni da quando i RIGHEIRA lanciarono questo tormentone di successo.

    http://www.flilive.com/archives/1844

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