Se
è vero che Aristotele ha esaminato il ruolo dello Stato in materia
economica, corrisponde ad altrettanta verità che lo ha fatto tenendo
ben fermo il principio che il “fine
dello Stato è il vivere bene”,
nel senso che ogni Pubblica Amministrazione deve essere in grado di
garantire maggior benessere al suo popolo. Non è facile, invece,
individuare quale sia il fine nel comportamento assunto dagli
Amministratori Pubblici e, conseguentemente, se gli obiettivi della
loro gestione siano improntati al perseguimento di quei benefici che
la Comunità di riferimento ha il diritto di reclamare. Purtroppo, si
constata come il ruolo da essi ricoperto non sempre sia all’altezza
delle responsabilità che si incontrano nel governare la “cosa
pubblica”.
Infatti, in ossequio alla compiacenza con l’uno o l’altro
burocrate di turno si licenziano bilanci che esprimono tutt’altro
di ciò che in realtà devono rappresentare. Così accade che
quella parvenza di corretta applicazione di norme, sia puntualmente
disattesa con l’approssimarsi delle scadenze che impongono la
verifica del mantenimento degli equilibri generali. A farne le spese
sono sempre i Cittadini, colpevoli di necessitare di quei bisogni
essenziali, come l’istruzione od i servizi sociali, che in futuro
saranno tagliati, per effetto della scure dell’incapacità
amministrativa. Sanzionare i responsabili per previsioni del tutto
fuorvianti dall’elementare applicazione del principio della
prudenza non è mai all’ordine del giorno. Se così fosse, infatti,
non sarebbe possibile mantenere in vita quei giochi di complicità,
che costituiscono il perno intorno al quale ruotano le cattive
gestioni. E’ molto più semplice punire i Cittadini perché, una
volta espressa la loro preferenza nell’urna, nulla può essere
elemosinato da loro fino alla prossima campagna elettorale. Eppure,
non costerebbe nulla allontanarsi dal quel comportamento mosso
dall’interesse personale in direzione di quello che Michio
MORISHIMA chiama “ethos
giapponese”,
costituito da senso del dovere, lealtà e buona volontà, che hanno
sempre prodotto il successo di qualsiasi politica.
Autore: Emanuele COSTA
Pubblicato su: http://cambiamentoorg.blogspot.com il 03 settembre 2010 con il titolo «Qual è il fine del governare la res publica?»
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