E' possibile instaurare un
dialogo duraturo tra destra e sinistra? Non si tratta di una utopia o di un
sogno di una notte di mezza estate. Se così tanto tempo è infruttuosamente
trascorso affinché ciò si avverasse è solo perché il teatrino della politica ha
scritturato personaggi deputati a recitare la commedia di chi, nel perpetuarsi della
tensione sociale, ha gettato le fondamenta per costruire il proprio successo a
scapito degli interessi collettivi. E' fuor di dubbio che destra e sinistra
appartengono a due insiemi separati. Ma pur avendo una visione differente della
società, queste due dimensioni si intersecano tra loro formando un sottoinsieme
di opinioni condivise e da non sottovalutare. Il rispetto delle regole ed il
senso delle Istituzioni, care alla destra, non sono incompatibili con la
profonda attenzione alle istanze sociali, che fanno parte del DNA della
sinistra. Nel confronto tra queste due filosofie di pensiero, fatto anche di
toni accesi su questioni delicate nel pieno rispetto dell'altra parte, è
possibile individuare soluzioni che incontrano il sostegno di entrambi gli
schieramenti. Il riferimento è a quei contenuti che, pur appartenendo a fazioni
opposte e spesso collocate ai margini della scena politica, hanno numerosi
elementi in comune e non solo per essere ossequiosi nei confronti del proverbiale
paradosso che gli estremi si toccano. Molto più banalmente, la connessione è con
quei valori che sono compatibili con quelli cui si ispirano entrambe le forze
politiche. Si deve abbandonare la cattiva abitudine di voler mettersi a tutti i
costi in competizione con l'altra parte per far emergere il migliore. Occorre
riuscire a dimostrare di essere tutti capaci di portare avanti proposte e
sviluppare idee quando la posta in gioco consiste nel benessere collettivo e non
la supremazia di una forza politica sull'altra. Ciò perché dal rispetto delle
Istituzioni è possibile sfornare regole condivise, che sono foriere di una
dialettica civile fra le due formazioni e dove l'obiettivo finale non è quello
di pensarla necessariamente in maniera opposta agli antagonisti, bensì quello
di avvicinare le istanze sociali, nei confroti delle quali l'interesse pubblico
non si configura né di destra, né di sinistra, ma combacia alla perfezione.
Autore: Emanuele COSTA
Pubblicato su: Il Futurista del 30 giugno 2011 con il titolo «Destra/Sinistra: un dialogo possibile?»
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