Il
sociologo polacco Zygmunt BAUMAN, in un libro che pone in discussione
la vita quotidiana delle persone nelle Città, sostiene che
quest'ultime «sono
diventate delle discariche per i problemi causati dalla
globalizzazione. I Cittadini e coloro che sono stati eletti come loro
rappresentanti, vengono messi di fronte a un compito che non possono
neanche sognare di portare a termine: il compito di trovare soluzioni
locali alle contraddizioni globali».
Il passaggio è tremendamente coinvolgente perché, oggi, la Città
ha a disposizione gli strumenti per superare quelle incompatibilità
imposte dal fenomeno della globalizzazione: sarebbe sufficiente
compiere uno sforzo per individuare nuove politiche pubbliche. I
bisogni della Comunità di riferimento possono, se si vuole, trovare
ampia soddisfazione con azioni improntate all’erogazione di servizi
di qualità ed efficienti. Comportamenti orientati in questa
direzione devono, però, trovare adeguato fertilizzante nelle risorse
prodotte da un terreno che abbia la capacità di sostenerli, senza
perdere di vista la propria identità. Ad una domanda di servizi
generata “dal
territorio”
che si governa, occorre rispondere con un’offerta di servizi “per
il territorio”,
per impedire che i sacrifici compiuti si disperdano altrove senza
produrre gli effetti sperati. Ciò non significa chiudersi a riccio
nella difesa estrema del campanile, con il rischio di essere
schiacciati al primo rumore di fondo, semmai ampliare il campo visivo
per acquisire piena conoscenza delle peculiarità del comprensorio
circostante. Lo storico inglese Thomas FULLER asserì che «gli
uomini, non le case, fanno la Città»,
che oggi è sempre più un bivio tra opportunità e frustrazioni,
decadenza e sviluppo, benessere e paura, dove fioriscono problemi,
ma, allo stesso tempo, può trovare residenza il più grande
serbatoio di creatività per «rendere
più umana la società degli uomini».
In altre parole, prendendo a prestito uno slogan
coniato da una multinazionale di successo, quello che dovrebbe fare
un Amministratore locale serio, credibile e capace è “pensare
globale per agire locale”.
Autore: Emanuele COSTA
Pubblicato su: http://cambiamentoorg.blogspot.com il 16 settembre 2010 con il titolo «Quale futuro per la Città di oggi?»
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